Itinerario archeologico lungo la Via Flaminia nella Provincia di Pesaro e Urbino

Itinerario archeologico lungo la Via Flaminia nella Provincia di Pesaro e Urbino

L'importante Via Flaminia segnò il territorio della Provincia di Pesaro e Urbino in epoca romana e oggi crea 9 itinerari archeologici in significativi luoghi romani lungo il suo percorso: Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Fossombrone, Fermignano, Acqualagna, Cagli, Cantiano.

La Via Flaminia era un importante asse di comunicazione tra Roma e l’Italia settentrionale (Ariminum Rimini) e con l'espansione di Roma occorreva ora una via di comunicazione sicura ed affidabile per raggiungere le rive dell'Adriatico, la via consolare romana di cui restano numerose testimonianze archeologiche nella Provincia di Pesaro e Urbino, Caio Gracco vi aveva posto le pietre miliari (123 a.c.) e Augusto fece poi realizzare ponti, muraglioni e fondamenta lungo il tratto da Helvillum ad Intercisa e nel 220 a.c. il console Caio Flaminio imposto il tracciato attraverso il Furlo e la valle del fiume Metauro e la migliorò ulteriormente. Tiberio costruì un ponte alle porte di Rimini, Vespasiano fece costruire la grande galleria del Furlo nel 76 d.c..

Punto di partenza della Via Flaminia e a Roma, Porta Flaminia e Ponte Milvio per poi andare verso Narni e l'antica città romana Carsulae, uno dei siti archeologici più ben conservati dell’Umbria. Da Spoleto si entra nelle marche direzione Fano, passando per Gola del Furlo e Fossombrone per poi prendere rotta Rimini percorrendo la Strada Statale 16, che ricalca in parte il tracciato romano.

Questa nuova via di comunicazione permise la fioritura economica ed urbanistica dell’intero territorio si formarono pagi (villaggi), castra (accampamenti), vici (abitazioni), fora (mercati) e conciliabula (luoghi di riunione) e anche aree di sepoltura (necropoli). I mezzi di locomozione di quei tempi necessitavano di aree di ristoro o di cambio cavalli. A metà strada tra Fanum Fortunae (Fano) e Forum Sempronii (Fossombrone) nacque mutatio ad Octavo in una località fra le attuali frazioni di Lucrezia e Tavernelle (Tabernulae, piccole taverne).

Oggi la Via Flaminia passa nel territorio di 9 comuni della Provincia di Pesaro e Urbino: Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Fossombrone, Fermignano, Acqualagna, Cagli, Cantiano.

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Itinerario archeologico Fano

Arco D’Augusto
Fu per molto tempo la principale porta di accesso alla città di Fano e ora ne è il simbolo, punto di partenza della via Flaminia si innesta nel decumano cittadino.

Via Arco D'Augusto, 61032 Fano PU

Mura Romane Augustee
Fatte costruire dall’imperatore Augusto sono realizzate principalmente in pietra arenaria e intervallata da torri cilindriche le porte Arco D’Augusto e Porta della Mandria usata per andare a nord e raggiungere Pisaurum (Pesaro).

Via Mura Augustee, 61032 Fano PU

Area archeologica Sant’Agostino
Strutture murarie ritrovate sotto il convento e la chiesa di S.Agostino fanno pensare che fosse una grande Basilica civile realizzata dall’architetto Vitruvio Pollione ma c'è chi ipotizza anche si tratti del tempio della Fortuna, un complesso santuariale dedicato alla divinità fanese eponima, Fortuna.

Via Vitruvio, 61032 Fano PU

Area archeologica Piazza Pier Maria Amiani
Complesso di ruderi romani di un mercato alimentare (macellum) affiancato ad un tempio o edifici pubblici romani, i reperti recuperati sono conservati presso il Museo Civico di Fano.

Piazza Pier Maria Amiani, 61032 Fano PU

Resti di domus
Resti di domus ritrovati in Piazza XX Settembre.

Piazza XX Settembre, 61032 Fano PU

L’acquedotto romano
L’acquedotto romano di Fano ha una lunghezza di circa 4 km con pozzetti di ispezione e volte “a botte” o “alla cappuccina” con tegole o lastre e si presume costruito ai tempi di Cesare Augusto.

Le necropoli
Seguendo una legge romana che non consentiva le sepolture all’interno delle mura, i sepolcreti erano collocati all’esterno della cinta muraria preferendo le vicinanze delle strade come la Flaminia. Vicino a queste arterie è stato ritrovato un sarcofago in pietra di epoca tardo imperiale e molti sepolcri con una preferenza per un orientamento nord-est / sud-ovest. Alcune sono rivestite con lastre di pietra, molte a cassa di tegole coperta in piano o alla cappuccina, per i bambini usavano le anfore tagliate longitudinalmente. Venivano sepolti insieme a oggetti che sono presso il Museo Nazionale delle Marche di Ancona: balsamari, fiaschette, bottiglie, bicchieri in vetro, piccoli pendagli, vasellame.

Museo Civico di Fano
Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano. Le aree principali sono la Sezione Archeologica, la Sezione delle Ceramiche e quella della Numismatica, la Sala del Caminetto, la Sala Grande, i due piccoli ambienti della Sala del Lavabo e la cosiddetta Sala Morganti, queste ultime destinate alla Pinacoteca. La documentazione del museo provenienza dalla città e del territorio circostante e inizia dai reperti preistorici e protostorici, il periodo romano di Fanum Fortunae, le pitture di scuola locale del XV, XVI e XVII sec. fino all’arte contemporanea. Sito del museo Museo Civico di Fano.

Piazza XX Settembre, 61032 Fano PU

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Itinerario archeologico di Saltara

All'interno della sala MOS di Saltara presso ex chiesa del Gonfalone (Comune di Colli alMetauro) sono stati esposti mosaici con scene di caccia e animali provenienti da una domus romana e datati del II sec. d.C. ritrovati in località Calcinelli.

Via del Santuario, 61036 Colli al Metauro PU

Itinerario archeologico Serrungarina

In un'area di sosta di Tavernelle a Serrungarina sono stati trovati i resti un ampio edificio con cortile, forse una taberna (Casalis Tavernula) in prossimità dell’antica strada Flaminia, che qui è possibile ammirare con la sua solida massicciata e i solchi paralleli formati dalle ruote dei carri. Oltre alla domus sono presenti le due spalle laterali in opus vittatum in scaglia rossa locale di un ponticello e i resti una edicoletta a pianta quadrata legata al culto di Cibele.

Via Flaminia, 47, 61030 Tavernelle PU

Itinerario archeologico di Fossombrone

Parco archeologico di Forum Sempronii
A Fossombrone lungo il tracciato della via consolare Flaminia, per la quantità di reperti rivenuti si è istituito il Parco archeologico di Forum Sempronii, situato in prossimità dell’attuale città, zona di S. Martino del Piano da dove iniza la visita archeologica. La città romana di Forum Sempronii era uno dei centri più importante della media valle del Metauro. Percorso di visita: sono attualmente visibili tratti del tracciato della consolare Flaminia, resti di numerosi di edifici privati e pubblici, resti dell'antica cinta muraria.

Via Flaminia, 61034 Fossombrone PU

Pinacoteca Civica e Museo Archeologico “A. Vernarecci”
Nel palazzo Ducale di Fossombrone sono esposti reperti età romana recuperati nella città di Forum Sempronii e dal territorio prossimo dal I secolo d.C. al IV secolo tra cui epigrafi a carattere sepolcrale, mosaico del ratto di Europa e l’affresco degli animali esotici, oggetti di vita quotidiana e anfore.

Via del Verziere, 4, 61034 Fossombrone PU

Itinerario archeologico di Fermignano

La Gola del Furlo è stata scavata dal fiume Candigliano era un passaggio fin dall’età preistorica come documentano il deposito antropozoico rinvenuto, poi continuo a essere frequentato nei secoli successivi. Uno degli interventi più impegnativi che ha segnato la via Flaminia in zona del Furlo è un traforo fatto realizzare da Vespasiano con mezzi semplici come piccone, mazza e cuneo nel 76 d.C.. La galleria lunga 38 m doveva risolvere definitivamente i problemi del cedimento del piano stradale il che fece abbandonare l’originario tracciato. Gli ingressi sono realizzati con montanti laterali e cornice al di sopra ma solo una e interamente visibile quella sull’ingresso orientale e in cui e possibile vedere l’epigrafe in onore di Vespasiano.

Via Papa Pio IX, 7, 61033 Fermignano PU

Itinerario archeologico di Acqualagna

In località Pole nelle vicinanze di Acqualagna ci sono stati ritrovamenti che hanno permesso di identificare la città di Pitinum Mergens del I a.C al VI d.C con un acquedotto, mura urbiche e altre strutture murarie con affreschi e pavimenti a mosaico. in località Pian di Valeriana resti di un edificio colonnato su basamento, resti murari, iscrizioni, frammenti architettonici e scultorei. Nell'alveo del fiume Candigliano si sono individuate delle vasche. In località Catirano resti di un teatro. La fattoria romana di Colombara rinvenuta a pochi km dal centro storico distrutta da un incendio.

Museo Antiquarium Pitinum Mergens
Nel museo è illustrato il territorio di età romana dell'antica città di Pitinum Mergens e svela la vita quotidiana di una villa romana repubblicana chiamata Colombara, che permise il recupero di tanti oggetti intatti come attrezzi da filatura e agricoli, lucerne, vasi e cibi carbonizzati.

Corso Roma, 47, 61041 Acqualagna PU

Itinerario archeologico di Cagli

Cale, Vicus Cale o mutatio ad Cale l'attuale Cagli nel periodo romano era un punto strategico della via Flaminia tanto da costruire un impegnativa opera di ingegneria stradale posizionato alla confluenza dei fiumi Bosso e Burano il Ponte Mallio (Marcus Allius Tyrannus). La Cagli odierna la si deve all'architettura medievale del XIII secolo a quei tempi era una stazione di sosta e magari per cambiare i cavalli.

Ponte Mallio, 61043 Cagli PU

Museo Archeologico e della Via Flaminia
Il museo è ubicato al Palazzo Podestà, un restauro che si ipotizza di Francesco di Giorgio Martini su incarico del Duca Federico da Montefeltro, che sicuramente ordino la costruzione nel 1481 il bellissimo Torrione posto a cavallo delle mura cittadine e dalla Rocca situata sul Colle dei Cappuccini. Nell'esposizione del museo sono presenti diverse collezioni di reperti archeologici riferibili alla città e al territorio circostante: fossili, oggetti etruschi, reperti dell’età del bronzo e del ferro, di epoca romana e medievale fino ad arrivare a quella rinascimentale.

Via Giacomo Leopardi, 1, 61043 Cagli PU

Itinerario archeologico di Cantiano

Del periodo romano a Cantiano rimangono la chiesa di Sant’Agostino di origine romanica, il Museo Archeologico della Via Flaminia con numerosi reperti legati all’antica via consolare e l’area archeologica di Ponte Grosso sul Burano e di Pontericcioli. Da segnalare la presenza all'interno del Palazzo Comunale di una colonna miliare del 305 d.c. che segnala che Via Flaminia si occupavano i Cesari Flavio Valerio Severo e Galerio Valerio Massimino.

Area Archeologica di Pontericcioli
L’importanza assunta da Cantiano in corrispondenza della costruzione della Via Flaminia, nel 220 a.C., di cui era snodo fondamentale, trova un’ulteriore, spettacolare attestazione nell’Area Archeologica di Pontericcioli. Granitici colossi di pietra emergono da una natura incontaminata e si può ammirare un enorme muro di sostegno in pietra.

Ponte Grosso di Pontericcioli
Il Ponte Grosso a Pontericcioli (Cantiano), nella valle del Metauro, è un antico ponte romano, ancora in piedi, che attraversa la gola del Burano come prosecuzione della Via Flaminia, ed è a due arcate. Esso è una prosecuzione della nuova Flaminia che supera il fiume Burano da circa 2.000 anni. Il ponte è stato costruito in età augustea come numerose altre minori testimonianze lungo la valle del Burano.

Via Flaminia Antica, 61044 Cantiano PU

Musei Comunali Chiostro di Sant'Agostino
Il Polo Museale di S. Agostino rappresenta il centro nevralgico della vita culturale di Cantiano con: il Museo della Turba, il Museo Geo-Territoriale, il Museo Archeologico e della via Flaminia, la Biblioteca Ludovisiana, la Chiesa di S. Agostino, i Muri di Oscar Piattella.

Museo Archeologico e della via Flaminia
L’esposizione racconta la presenza umana nel territorio di Cantiano dalla preistoria fino al medioevo e ne sottolinea la caratteristica di luogo di passaggio e di incontro. Le collezioni sono di origine principalmente private oltre quelli provenienti da ville rustiche e dalla rocca Gabrielli (Sant’Ubaldo), castello della famiglia di Cantiano, sono manufatti come fibule, bronzetti, ceramiche e frammenti di armi.

La Biblioteca Ludovisiana
Un fondo che custodisce circa 4.000 antichi volumi a stampa che vanno dal 1500 alla metà del 1800.

I Muri di Oscar Piattella
Mostra permanente del maestro Oscar Piattella, uno spazio espositivo permanente dedicato a un gruppo di opere dell’artista Oscar Piattella, appartenenti al periodo che va dal 1977 al 1988.

Museo Geo-territoriale
Lo spazio espositivo e di tipo geopaleontologico, analizzando la sequenza stratificata tipica dell’area umbro marchigiana arrivando all’analisi delle rocce che caratterizzano il territorio di Cantiano e a quelle dove sono state rinvenute nel 1983 rarissime impronte fossili di un rettile marino (Accoriichnus Natans) del Giurassico alle pendici del Monte Catria, chiamato Ugo.

Museo della Turba
Il Museo della Turba narra la tradizionale manifestazione che ogni anno mette in scena la Passione di Cristo coinvolgendo tutti gli abitanti di Cantiano.

Chiesa di Sant’Agostino
La chiesa di Sant’Agostino risale alla prima metà del duecento e venne realizzato ad opera dei maestri lombardi, il cui simbolo, un fiore a otto petali, appare tra i fregi del portale romanico e dei capitelli che la ornano. Nel 1272 la chiesa fu presa in possesso dall'Ordine degli Agostiniani.

Via IV Novembre,22 61044 Cantiano PU