Gli ultimi Della Rovere. Il crepuscolo del Ducato di Urbino

Gli ultimi Della Rovere. Il crepuscolo del Ducato di Urbino

  • Titolo: Gli ultimi Della Rovere. Il crepuscolo del Ducato di Urbino
  • Autore: Dal Poggetto Paolo Montevecchi Benedetta (a cura di)
  • Editore: Quattroventi
  • Collana: Quaderni della Soprintendenza di Urbino
  • Codice EAN: 88-392-0533-0
  • Anno edizione: 2000
  • Anno pubblicazione: 2000
  • Dati: pp. 128 illustrazioni a colori
  • Formato: 24x17
  • Stato: Nuovo
  • Prezzo: 16,00
  • Acquista: http://www.edizioniquattroventi.it/cat234.php?n=2&prod=3

Si tratta di due opere importanti del periodo roveresco, acquistate dallo Stato (1999) e assegnate alla Galleria Nazionale delle Marche. Le opere sono uno Stipo-scrittoio in ebano e avorio e il "Ritratto virile" del Barocci. Nell'occasione dell'acquisto di queste due opere, la Soprintendenza di Urbino ha dato vita a una mostra, una quarantina di schede e una sessantina di pezzi.

Nel corso dell’anno 1999 sono state acquistate dallo Stato su proposta del sottoscritto (Dal Poggetto Paolo), e assegnate alla Galleria Nazionale delle Marche, due opere importanti del periodo roveresco, e anzi, in uno dei casi, di diretta committenza dei Signori della Rovere. Stipo-scrittoio in ebano e avorio (che ha vagato a lungo sul mercati antiquario, anche all’estero e segnatamente a Londra), presenta infatti un tale horror vacui di rami intrecci foglie e ghiande di rovere di splendida fattura tutto intorno allo stemma della casata, che, per affermarne la diretta provenienza ducale, non sarebbero neppure necessari i riferimenti precisi che troviamo nell'inventario e nelle note di spesa autografe dell'ultimo Duca: essi attestano l'esistenza di più di uno ‘studiolo’ mobile, riccamente intarsiato, dopo il 1596: e segnatamente nell’anno 1599, anno cruciale - come è ben noto - per Francesco Maria II alla disperata ossessiva ricerca di un erede.

Quanto al secondo acquisto, lo splendido ‘Ritratto virile’ del Barocci (da lunghi decenni ospitato in una appartata collezione fiorentina), se non se ne può affermare con certezza la diretta committenza ducale, si deve almeno ricordare la contiguità di sentimenti che legò il pittore al Duca, e le tante commissioni urbinati ricevute da Federico Barocci. Nell'occasione dell’acquisto di queste due opere, non solo importanti in se stesse e di valore eccezionale, ma anche straordinariamente utili a una migliore conoscenza di un periodo della storia del Ducato tanto affascinante ancorché poco noto (e resta il dispiacere che non siano giunte in porto le trattative già intraprese per l’acquisto di altre due opere roveresche di notevole valenza), è stato quasi automatico - per la Soprintendenza urbinate - riprendere studi da tempo languenti, anche se iniziati con vigore agli inizi degli anni ottanta per il trecentocinquantesimo anniversario della Devoluzione del Ducato di Urbino allo Stato della Chiesa, e riaprire qualche finestra su manufatti altissimi e su quella cupa tristezza che sembra avvolgere interamente gli ultimi anni del Ducato.

È nata quindi questa mostra (non grande - una quarantina di schede, una sessantina di pezzi -, ma intensa e variegata) alla cui realizzazione hanno contribuito scientificamente tutti gli ispettori e i direttori storici dell’arte della nostra Soprintendenza, ma in modo particolare Benedetta Montevecchi. Esposizione che si è avvalsa della collaborazione della Biblioteca e dei Musei Oliveriani di Pesaro (e ringrazio particolarmente il direttore Antonio Brancati); che ha potuto fruire dell'apporto di istituzioni marchigiane quali i Musei di Urbania e di Tolentino, la Prefettura di Pesaro, i Comuni di Cantiano e Pesaro (oltre al già citato Museo Oliveriano); che ha usufruito almeno...

Indice del catalogo

-Maestro Giorgio Tedesco e Giulio Lupi. Stipo di Francesco Maria II
-Federico Barocci, Ritratto virile
-Ignoto pittore pesarese,fine sec. XVI, Il Duca Francesco Maria II Della Rovere
-Pittore marchigiano, 1599 ca. Ritratto di Francesco Maria II Della Rovere
-Ignoto scultore, sec. XVII, Ritratto di Francesco Maria II Della Rovere
-Federico Barocci, Doppio ritratto di Francesco Maria II e Livia Della Rovere
-Alessandro Vitali, Ritratto di Federico Ubaldo Della Rovere neonato e adulto
-Artigianato locale, inizio XVII, Pallina da gioco
-Ignoto pittore marchigiano,inizio sec, XVII, Lavinia Della Rovere col nipote Federico Ubaldo
-Claudio Ridolfi - Girolamo Cialdieri, Apparato di nozze
-Tiberio Titti, Ritratto di Vittoria Della Rovere bambina
-Ignoto pittore durantino, inizio sec. XVII, Albero genealogico delle famiglie Montefeltro - Della Rovere
-Ignoto pittore, seconda metà sec. XVI, Stemma di Francesco Maria II Della Rovere
-Ignoto intagliatore, inizio sec. XVII, Stemma di Francesco Maria II Della Rovere
-Ignoto pittore pesarese, seconda metà sec. XVI, Imprese roveresche
-Ignoto plasticatore, metà sec. XVI, Busto virile
-Ignoto scultore, seconda metà sec. XVI, Ritratto di Torquato Tasso
-Argentiere di Toledo, argentiere oltremontano, ebanista marchigiano, sec. XVI-XVII, Banco per l'eposizione di reliquie
-Orafo francese o tedesco, primo quarto sec. XVII, Maschera di "Pietra Turchina"
Bottega di Cantiano, seconda metà del sec. xvi, Sedia "savonarola"
-Ignoto ebanista,inizio sec. XVII, Cassettone
-Ceramistra urbinate, inizio sec. XVII Torciere ,seconda metà sec. XVI, Rinfrescatoio
-Ceramista pesarese, inizio sec, XVII, Coppia di piatti , fine sec. XVI, Piattello
-Italia, metà sec. XVI, Rotellino da spallaccio ; inizio sec. XVII, Fiasca da Polvere ; inizio sec. XVII, Disegni di artigliere roveresche ; sec. XVI, Disegno di congegno meccanico ; inizio sec. XVII , Custodia per documenti
-Giulio Cesare Tortorino, Historia dell'antichissima e fedelissima città di Pesaro
-Francesco Maria II Della Rovere, Diario autografo dal 1583
-Ignoto, 1758, Inventario del Guardaroba ducale
-Andrea Salvadori, Guerra di Bellezza - Jaques Callot, Cinque incisioni
-Simonzio Lupi da Bergamo, Diploma rilasciato da Francesco Maria II Della Rovere a Giulio Cesare Mamiani
-Italia sec. XVI-XVII, Monete di Francesco Maria II Della Rovere
-Ignoto artigiano, fine sec. XVI, Brocca ; Pedro De Villa , Astuccio