Il Palazzo Ducale, che domina con la sua facciata monumentale la città di Urbino è un esempio unico dell'architettura rinascimentale in Italia e ora sede della Galleria Nazionale delle Marche.
La storia del Palazzo Ducale
Il palazzo fu costruito su edifici preesistenti e inglobati nella struttura, principalmente in tre fasi:
- I lavori cominciarono nel 1454 l'opera fu affidata al fiorentino Maso di Bartolomeo;
- Dieci anni più tardi l'architetto Luciano Laurana continuò la costruzione del palazzo;
- La terza fase di costruzione fu affidata all'architetto militare Francesco di Giogio Martini.
Durante la Signoria dei Della Rovere, prima meta del 500 il palazzo fu innalzato per volere di Guidubaldo II. Il progetto fu seguito dall'architetto Filippo Terzi e ci furono degli interventi operati dal Brandani. I lavori riguardarono non solo il palazzo ma anche le piazze e gli edifici attigui come Piazza Rinascimento, torrione e rampa, Borgo Mercatale, la Data, cattedrale del Duomo, ecc..
Nel 1631 muore l'ultimo duca e tutto il patrimonio passa allo Stato Pontificio che si rese responsabile di spoliazioni e danneggiamenti che portarono il palazzo a un lento degrado. Nel tempo fu la sede del Legato Pontificio, una prigione, il tribunale, il magazzino dei Sali e dei tabacchi, l’archivio notarile, sede dell’Accademia Raffaello, dell’Istituto d’Arte (Scuola del Libro), gli uffici della Prefettura, una caserma, un liceo con le relative palestre.
Le rampe elicoidali di Francesco di Giorgio Martini
La scala a lumaca costruita all'interno del torrione permetteva al Duca di usare il cavallo da Borgo Mercatale dove erano ubicate le stalle (nella Data) fino al Teatro Sanzio ai piedi della facciata monumentale del palazzo ed è collegata con via Giro dei Torricini a piazza Duca Federico dov'è presente un'altra rampa all'interno del Palazzo Ducale nell'ex edificio della Scuola del Libro che porta fino al sottotetto. Altre 2 sono all'interno dei torricini di dimensioni di una normale scala a chiocciola. Le ampie scalinate all'interno del palazzo permettevano al Duca e/o agli inservienti di accedere a cavallo a tutto il palazzo e servizi.
I sotterranei di Francesco di Giorgio Martini
I sotterranei del Palazzo Ducale raggiungibili da un'ampia rampa e ospitavano le cucine e i servizi. La visita di questi spazzi interrati e suggestiva e permette di capire la complessità che operava dietro le quinte di una corte rinascimentale, affrontata da Giorgio Martini con soluzioni geniali. La raccolta delle acque piovane in cisterne e la sua purificazione, i bagni per servitù e quello per il Duca, le cucine, la neviera, la tintoria, i magazzini, la selleria, le scuderie, lo smaltimento dei rifiuti.
Studiolo di Federico da Montefeltro
Questo ambiente unico, originale e integro, in pochi metri quadrati, confrontati alle dimensioni del Palazzo Ducale che lo contiene, riesce a trasmettere tutti i valori del mecenate che l'aveva fatto costruire. La sua visione umanistica, che pone l'uomo al centro e artefice della propria sorte. La naturale conseguenza era creare una corte di uomini illustri, letterati, artisti e intelletuali che lo potessero sostenere nell'autoaffermazione. Lo studiolo era lo strumento di crescita intellettuale, riflessione e dove poter studiare.
Si suddivide in 2 zone, un’area bassa decorata ad intarsio (composizioni in cui il disegno è prodotto dalla sagomatura e dall’incastro di legni di qualità e colori diversi) realizzato principalmente dai fratelli Benedetto e Giuliano da Maiano, Baccio Pontelli sulla base di disegni attribuiti a diversi artisti, fra cui Francesco di Giorgio Martini e Sandro Botticelli. Le decorazione delle tarsie lignee riguardano armadi ad ante traforate con libri, vasi, strumenti scientifici e musicali, un paesaggio, le personificazioni delle virtù teologali (la fede, la speranza e la carità), il ritratto del Duca Federico, le imprese ducali.
Nella parte alta sono posizionati i ritratti di 28 uomini illustri, 14 sono copie di quadri conservate al Museo del Louvre: Platone, Aristotele (ora a Parigi), San Gregorio, San Girolamo, Tolomeo (ora a Parigi), Boezio, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino (ora a Parigi), Euclide, Vittorino da Feltre (ora a Parigi), Pio II, Bessarione, Solone (ora a Parigi); Bartolo da Sassoferrato, Alberto Magno, Sisto IV (ora a Parigi), Ippocrate, Pietro d’Abano, Dante Alighieri (ora a Parigi), Francesco Petrarca, Cicerone, Seneca (ora a Parigi), Mosè, Salomone, Omero, Virgilio, San Tommaso d’Aquino (ora a Parigi) e Duns Scoto.
Il soffitto è a cassettoni ottagonali che mostrano i simboli araldici del Duca, con tonalità di colore bianco, azzurro e oro.
Ricostruzione virtuale multimediale ed interattiva dello studiolo di Federico da Montefeltro per opera del Gabinetto di Fisica dell’Università di Urbino “Carlo Bo”.
La facciata monumentale del Palazzo Ducale
Fate caso alle tre logge che si succedono verticalmente al centro della facciata dei Torricini corrispondono a tre luoghi:
- quella in basso e priva di finiture e ornamenti, posta in corrispondenza dei bagni dell’edificio, cura del corpo;
- quella centrale e decorata e la zona dello studiolo, cura della mente;
- quella in alto, la più decorata ed elegante, si collega alla cappella, cura dello spirito.
Per maggiori informazioni sull'origine dei signori del Montefeltro consulta la pagina Urbino e il Montefeltro.
Galleria Nazionale delle Marche
Dal 1912 le sale del Palazzo Ducale ospitano la Galleria Nazionale delle Marche con i dipinti di Piero della Francesca, Paolo Uccello, Pietro Berruguete, Raffaello, Brandani, Giusto di Gand e tanti altri, un viaggio nell'arte del Rinascimento italiano all'interno di un palazzo ideato e costruito nello stesso periodo, questo rende coinvolgente e magica la visita.
Informazioni
Per approndire sul Palazzo Ducale e le opere ospitate nella museo si consiglia di visitare il sito della Galleria Nazionale delle Marche, si ricorda che dal 7 di aprile c'è #domenicalmuseo che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese.
Per Maggiori informazioni e prenotazioni visita GNDM
Prenotazione on-line del biglietto della GNDM
Da martedì a domenica: dalle 8:30 alle 19:15 con chiusura biglietteria alle ore 18:15
Lunedì: chiuso, nei lunedì festivi in base alle disposizioni ministeriali
Aperture straordinarie Galleria Nazionale delle Marche estate 2024
La Galleria Nazionale delle Marche aumenta l'orario di vista con aperture straordinarie che comprendono 14 lunedì pomeriggio consecutivi e per il ponte di Ferragosto e aperture serali.
Dal 1 luglio al 30 settembre 2024 tutti i lunedì dalle ore 15:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00).
Il 13, 21, 22, 23, 24, 25, 27, 28 luglio e 3, 16, 17 agosto 2024 chiusura posticipata alle ore 23:15 (ultimo ingresso 22:15)
Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Duca Federico 61029 Urbino (PU)
+39 0722 350077
gndm.it