Le due donazioni Volponi alla Galleria Nazionale delle Marche a Urbino

Le due donazioni Volponi alla Galleria Nazionale delle Marche a Urbino

  • Titolo: Le due donazioni Volponi alla Galleria Nazionale delle Marche a Urbino
  • Autore: Dal Poggetto Paolo (a cura di)
  • Editore: Quattroventi
  • Collana: Quaderni della Soprintendenza di Urbino
  • Codice EAN: 88-392-0647-7
  • Anno edizione: 2003
  • Anno pubblicazione: 2003
  • Dati: pp. 108 illustrazioni a colori
  • Formato: 24x17
  • Stato: Nuovo
  • Prezzo: 12,00
  • Acquista: http://www.edizioniquattroventi.it/cat235.php?n=9#4

Presentazione Paolo Dal Poggetto

"'Picciola terra’ chiamava Giacomo Leopardi quella di Annibal. Caro, il famoso traduttore dell'Emerde, nativo di Civitanova Marche vicinissima alla sua Recanati: ‘picciola terra’ per indicare un territorio compreso dentro un solo giro d’orizzonte

[...] pervaso dagli stessi pensieri, accenti, fobie, da tutti i legami che ciascuno via via vi intreccia |...].

Proprio un cerchio di terra marchigiana, uno dei tanti fra gli Appennini e l'Adriatico [...] La mia è quella di Urbino, dove sono nato dentro le mura della città e dove sono cresciuto fino alla gioventù prima che il mondo cambiasse del tutto, si rivoltasse con la guerra..."

In questo parallelismo di Urbino con altre piccole e illustri località della nostra regione, Paolo Volponi presentava la sua 'nascita’ in La mia Urbino (1981), poi confluito in Cantonate di Unbino (1985). E più oltre, approfondendo più liricamente la su infanzia, scriveva: “[...] Lì ho imparato la poesia su ‘L'Aquilone' pascoliano, guardando il colle dei Cappuccini e traversando, per tornare a casa dalle aule dello stesso collegio del poeta, le folate dello stesso vento; o nell'‘Infinito’ leopardiano con un ermo colle fisso davanti alle nostre soste solitarie.

Lì ho imparato ad amare la pittura negli orizzonti raffaelleschi dell'ultimo cerchio, in quegli alberelli trepidi e soli, testimoni di umanità tra il dilagare della luce celeste [...] nella finestra bianca della Madonna di Senigallia di Piero, dal davanzale riconoscibile [...]. O nelle tele immense di Federico Barocci ormai alla fine del ducato; pittore innovativo e folle, liquido sensitivo sconvolto, tutto versato come tutte le nostre stagioni buone e cattive sui tetti e sulle luci della città, sui paesaggi appena oltre le mura [....]”.

Per chi ‘sentiva’ pensava e scriveva così, era ovvio e addirittura quasi naturale che una parte delle pitture da lui stesso acquistate fosse, da sempre, destinato al Musco della sua città. E tuttavia la Donazione di Paolo Volponi alla Galleria Nazionale delle Marche avvenne nel 1991, a seguito e in memoria di un evento tragico (la morte del figlio Roberto in un incidente aereo a Cuba nel 1989).

Si sta qui oggi celebrando l'evento di una seconda Donazione Volponi alla Galleria di Urbino. Ne sono protagoniste le eredi...


Donazione in ricordo di Roberto Volponi nel 1991, capolavori dal 300 al 600.

Donazione in memoria di Paolo Volponi nel 2003, capolavori del 600 italiano.

Appendice Paolo Volponi e la pittura antica.