L'argomento del libro è una vivace e anche gustosa descrizione di un aspetto poco noto e scarsamente considerato del Rinascimento italiano, la storia di un'arte, come quella dell’orologeria e della costruzione di strumenti scientifici, che è «minore» solo per il formato degli oggetti che ha creato.
Attraverso la vita e l’attività dei fratelli Barocci viene mostrata l’importanza della scuola urbinate di orologeria nel Cinquecento e la loro produzione viene confrontata con quanto si faceva nel resto d'Europa. Il saggio si propone come punto di partenza per una rivalutazione dell’orologeria italiana del Cinquecento nella sua totalità.