Con la scusa di mostrarvi un video che dimostra inequivocabilmente, se ce ne fosse ancora bisogno, dell'assurdità di modificare il PRG del Comune di Urbino su Santo Stefano di Gaifa, una speculazione edilizia frutto di atti sbagliati e politiche sbagliate.
Era il 13/06/2024 durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative che Lupus in Fabula Onlus poneva una serie di interrogativi ai candidati sindaci del Comune di Urbino in una lettera aperta "Quale sarà il futuro dell’area di Gaifa a Canavaccio?... super variante urbanistica che interessa le località di Pantiere, Bivio a Borzaga e Santo Stefano di Gaifa... richiesta dalle ditte IMAB GROUP ... Gambini, che in passato aveva proposto l’area di Gaifa anche per il biodigestore..." Documento integrale.
La storia che vede coinvolta questa terra solitamente dimenticata della frazione di Canavaccio nel Comune di Urbino e Santo Stefano di Gaifa, la parola Gaifa deriva da Waifa, termine longobardo che significa “terreno che non appartiene ad alcuno” un pezzo di terra tra la superstrada che porta a Fano e la Foresta Demaniale delle Cesane nella Valle del Metauro, terra a vocazione agricola e con una storia antica non valorizzata. Tutto inizia nel 2020 con la volontà di MMS di realizzare un biodigestore, un mega impianto anaerobico da 60.000 tonnellate di rifiuti umidi urbani, rifiuti dalla zootecnia e prodotti di scarto dell’agricoltura, un progetto che doveva sostituire in parte forse gli introiti che arrivavano dalla discarica di Cà Lucio che si stava pensando di chiudere proprio in quegli anni. Ovviamente seguendo un copione già visto in altre occasioni prima di informare i cittadini e renderli partecipi alle scelte aziendali vengono acquistati i terreni e dato per scontato l'assenso da parte delle comunità coinvolte, che naturalmente si rifiutano e inizia una protesta che blocca il progetto e lo indirizza verso una zona della nostra Provincia con un paesaggio antropizzato e una popolazione più trattabile, tante che il progetto si ingrandisce arrivando a 105mila tonnellate e nel 2023 viene approvato. Ora però qualcuno aveva acquistato i terreni a Santo Stefano di Gaifa e non sapeva cosa farsene e senza l'intervento di qualche atto amministrativo della Giunta del Comune di Urbino poteva diventare un bel danno economico ma attraverso una variante urbanistica richiesta dalle ditte IMAB GROUP si vuole trasformare in zone di espansione produttiva D1-artigianale/industriale. Dopo una tale manovra un terreno agricolo di scarso valore economico in pancia a MMS si può trasformare in un ottima speculazione edilizia facendo felice tutti gli attori coinvolti tranne che i poveri cittadini di questa dimentica terra che ora però appartiene a qualcuno e ci vuole fare un mega capannone.
Su Youtube e apparso questo video sul profilo "Architetti Associati", (data iscrizione: 16 lug 2023) in cui è presente un unico video (pubblicato: 17 lug 2024) intitolato: Urbino "RIGENERAZIONE URBANA?" Santo Stefano di Gaifa Canavaccio. Un sistema per pubblicare il video in modo anonimo e che fa capire come la cittadinanza che è coinvolta dalle vicende speculative, tema di esporsi apertamente, sintomo di un malessere che sta vivendo la Città di Urbino e che da un pò di tempo lega Marche MultiServizi e l'amministrazione del Comune di Urbino in una serie di operazioni fatte senza coinvolgere i cittadini e secondo principi aziendali privati.